Mark Wallinger, Easter, 2005; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, Easter, 2005; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, Easter, 2005; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
←
→
milano
Pirelli hangar bicocca
23.09 — 27.11.2005
easter
Mark Wallinger
Via Dolorosa, video installazione nel Duomo di Milano poteva anche bastare, ma l’incontro con un'altra cattedrale - questa volta della recente storia metropolitana, dove la prima pietra è stata posata con I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer ha generato Easter, un progetto altrettanto monumentale nell’ancora autentico Hangar Bicocca. Sotto le volte di un cielo non stellato ma metallico, Mark Wallinger ci coinvolge in una parata-processione dai toni politico-religiosi, ma attenzione, usa una bandiera impossibile: quella del Regno Unito in cui il blu e il rosso sono stati sostituiti dai colori complementari del tricolore irlandese. Si tratta formalmente di un ossimoro ispirato in parte da W.B. Yeats “Una terribile bellezza è nata”, Easter 1916. Scritta sulle sommosse dei nazionalisti irlandesi, questa frase è probabilmente l’ossimoro più famoso della lingua inglese. Come tutte le opere di Mark Wallinger anche Easter non dà delle risposte ma induce a delle domande: “una nuova terra frutto della mente di un artista o il segnale che se ci si appropria del simbolismo di una nazione, per quanto essa sia illuminata e democratica, diventa chiaro il limite dell’indentità tribale?” A Mark Wallinger un ringraziamento collettivo per averci ispirato a dar prova che Milano - terribile bellezzza - non ha sbiadito i suoi colori primari e che le due cattedrali si ergono insieme senza farsi ombra.
Mark Wallinger, Angel, 1997; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, Easter, 2005; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
←
→
Angel
Mark Wallinger
Projected video installation, audio
7 minutes, 30 seconds
1997
“Al principio era il Verbo e il Verbo era con Dio e il Verbo era Dio…”
Un uomo (l’artista) con occhiali scuri, agitando un bastoncino bianco, cammina sul posto scendendo sulla scala mobile che sale, ripetendo incessantemente i versetti di apertura del vangelo di Giovanni 1.1-5. Fiducia Cieca, l’Angelo, ripercorre i temi centrali della Cristianita’ prima di salire in paradiso sulla scala mobile accompagnato dalla musica di Zadok the Priest di Händel. Il film si svolge a rovescio. I redenti e i condannati si muovono fluidamente all’indietro su’ e giu’ dalle scale. Tutto cio’ che succede e’ gia’ successo. In questo lavoro Mark Wallinger esamina la questione della fiducia, della predestinazione e della visione.
Mark Wallinger, The Underworld, 2004; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, The Underworld, 2004; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, The Underworld, 2004; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
←
→
The Underworld
Mark Wallinger
installazione per 21 monitors,
21 dvd in continuo loop, audio,
2004
L’installazione consiste di 21 monitors girati sottosopra, collocati sul pavimento a formare un cerchio chiuso. Basando il pezzo su una trasmissione della BBC television di un’esecuzione dal vivo del Requiem di Verdi del 1974, Wallinger ricrea quel capolavoro musicale come una visione di anime in tormento. Anche il requiem è diviso nelle 21 parti di una liturgia, e il playback della registrazione comincia all’inizio delle successive parti in ciascuno schermo: il primo monitor inizia con la parte 1 e finisce con la parte 21, il secondo inizia con la parte 2 e finisce con la parte 1, e così via. Ciascuno schermo esegue il lavoro completo ma in forma circolare infinita. Il risultato di questo playback simultaneo di ciascuno e di tutti i movimenti della liturgia orchestrata è la generazione di una cacofonia di suoni ed immagini, in un eterno circolo che si rinnova. Questo cerchio riflette la dannazione eterna dei Gironi Infernali dell’Inferno di Dante. Il volume del tumulto musicale è frantumante. Voci occasionalmente emergono sopra di esso per essere istantaneamente sommerse di nuovo. L’esercizio vocale dei cantanti impegnati nell’esecuzione di un lavoro di bellezza, affermazione spirituale e redenzione sono trasformati in grida di angoscia, panico e paura in mezzo ad un vasto caos auditivo senza forma. L’unica luce nella stanza proviene dagli agitati tremolii delle immagini televisive.
Mark Wallinger, Ecce Homo, 1999-2000; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, Ecce Homo, 1999-2000; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, Ecce Homo, 1999-2000; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
Mark Wallinger, Ecce Homo, 1999-2000; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; Un progetto di © artache 2005; Courtesy the artist and Hauser & Wirth © Mark Wallinger; Foto: Claudio Abate
←
→
Ecce Homo
Mark Wallinger
Resina bianca marmorizzata, filo spinato dorato, grandezza naturale
1999 - 2000
Ecce Homo! Le parole di Pilato nel Vangelo di San Giovanni. Londra, come la maggior parte della Gran Bretagna, è stata privata di statue religiose dalla Riforma. Mentre la Controriforma nei paesi Cattolici Latini ha prodotto statue barocche dei santi moderni, in Inghilterra sono stati contrastati tali eccessi. Enrico VIII ha istituito la secolarizzazione delle proprieta’ della Chiesa ponendo al contempo la dinastia regale a capo della Chiesa, quindi e’ probabilmente ancor piu’ comprensibile perché ci siano stati pochi esempi di arte religiosa. Ecce Homo è stato posto sulla parte frontale del plinto in Trafalgar Square a Londra, dal luglio 1999 al febbraio 2000. Una figura di Cristo a grandezza naturale sopra la moltitudine, che guarda in basso su tutta la piazza, con le mani legate dietro la schiena. La purezza della statua bianca e l’umilta’ della sua dimensione naturale contrastavano con le nere reliquie in bronzo dell’Impero.
ringraziamenti
Pirelli Re
Carlo A. Puri Negri
Franca Sozzani
Vogue
Mark Wallinger
Hauser & Wirth
fotografie
Claudio Abate
graphic design
Archive Appendix
Chiara Figone
allestimento video
Omero Porta
Icet allestimenti
Mara Vitali
Comunicazione
artache
Graziella Bertolini
Don Luigi Garbini
Viviane Abdel Messih
Stefania Morellato
I credits degli artisti, fotografi e altri titolari dei diritti sono indicati. Se così non fosse, vi prego di segnalarcelo. Grazie.
contact us at info@artache.it
designed by Archive Appendix
artache non si assume alcuna responsabilità relativamente all'uso improprio da parte di terzi delle immagini, testi o altri contenuti riportati nel sito — all rights reserved © artache 2017