Chiesa di

San Bartolomeo

 

La storia della chiesa di san Bartolomeo è legata alla precedente chiesa ubicata all’incrocio tra via Manzoni e via Fatebenefratelli.

Una volta demolita, nel 1861, per logiche urbanistiche, viene eretta su progetto di Maurizio Garavaglia la nuova chiesa che si trova all’inizio di via della Moscova. Come quella originaria, anche l’attuale luogo di culto appare spoglio di opere d’arte e in questo spazio sostanzialmente sobrio Adrian Paci colloca, su progetto di artache, la sua Via Crucis fotografica, nell’aprile 2011.

 

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Duomo

di Milano

 

Simbolo della città, il Duomo sorge in una zona ricca di testimonianze sia ambrosiane, sia romane (il pomerio). Su un impianto a cinque navate, com’era del resto la basilica di S. Tecla, la Cattedrale è il risultato di diversi elementi che nei secoli hanno prodotto la singolarità di questo luogo. Ispiratori saranno i due vescovi Ambrogio e Carlo Borromeo. La croce latina, indicata da Ambrogio per la basilica degli Apostoli e in quella delle Vergini, viene assunta per l’organizzazione dello spazio sacro mentre le linee architettoniche attuali, che tradiscono una volontà di continuità col passato, mostrano nelle parti più antiche le testimonianze del romanico lombardo, trasfigurate in forme più propriamente gotiche.

Se l’abside tripolare, i piloni-torri e la guglia che si erge come un fiore dalla crociera descrivono la prima singolarità architettonica di questo luogo, l’altra innovazione decisiva voluta da Carlo Borromeo sarà la costruzione di un nuovo e alto presbiterio, che permetterà di ricavare nel luogo sottostante un vasto scurolo (o chiesa jemale per l’ufficiatura corale) dove, su progetto di artache, trova posto, dal settembre 2005, anche l’opera di Mark Wallinger.

 

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Basilica di

San Marco

 

Tra le basiliche più significative della città, san Marco risulta preziosa sia sotto il profilo artistico sia sotto quello musicale (vi soggiorna Mozart nel viaggio in Italia e avviene qui la prima esecuzione del Requiem di Verdi). Si impone immediatamente nel cuore del distretto di Brera per le sue dimensioni (96 metri di lunghezza), mostrando una facciata in stile neogotico, frutto del restauro ottocentesco di Carlo Maciachini. All’interno invece ospita opere di diversa estrazione tra cui quelle di Camillo Procaccini, Paolo Lomazzo e Francesco Londonio, il cui presepe occupa stabilmente un’intera cappella della navata di destra. Nella parte più antica dell’edificio, il transetto meridionale, trova posto, su progetto di artache, accanto a sarcofagi e a bassorilievi, l’installazione The Path di

Bill Viola.

 

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Chiesa di

San Gottardo in Corte

 

Testimonianza della signoria dei Visconti, non lontana dalla Cattedrale, la Cappella Palatina si presenta oggi nel suo antico splendore. Dopo aver subìto nel tempo diversi interventi di rifacimento e restauro conservativo, presenta all’esterno elementi trecenteschi originari, mentre l’interno è in stile neoclassico. Al di sotto della cantoria, nella controfacciata è visibile una Crocifissione di scuola giottesca, mentre appositamente per lo spazio descritto dall’aula allungata della navata Susan Philipsz ha organizzato e predisposto la sua opera sonora Close to me, nel giugno 2012.

 

 

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Chiesa di

San Raffaele

 

Parte di un complesso di quattro chiese dedicate agli arcangeli collocate a raggiera intorno a S. Maria Maggiore (che occupava lo spazio dell’attuale Duomo), la chiesa di San Raffaele è la più antica. Si è salvata dai tentativi di abbattimento ripetutisi nell’ultimo secolo, proprio perché unico antico vestigio di toponomastica della Milano antica e come punto di riferimento religioso dei milanesi. I due elementi-chiave su cui Jacir ha basato la propria Via Crucis sono il fatto che S. Raffaele, oggi non è più chiesa parrocchiale, e che la sua prerogativa pastorale sta nell’adorazione eucaristica perpetua, facendone uno spazio di meditazione e contemplazione silenziosa.  La Via Crucis di Jacir è una testimonianza della storia individuale e collettiva e una profonda riflessione sul dolore umano e sul movimento all'interno e intorno al Mediterraneo.

 

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Milano

artache ha posto particolare attenzione a quei luoghi di pubblico accesso che si

occupano da sempre di farci sentire a nostro agio,  offrendoci una calma naturale.

Scegliendo di dare agli artisti uno spazio permanente, collocando

le loro opere accanto ad altre testimonianze della storia.

 

 

2005

2008

2011

2012

2016

I credits degli artisti, fotografi e altri titolari dei diritti sono indicati. Se così non fosse, vi prego di segnalarcelo. Grazie.

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