Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir con Stefania Morellato, Don Luigi Garbini e Graziella Bertolini di artache, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella
Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir con Stefania Morellato di artache durante lo studio della Via Crucis, 2015.Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, durante lo studio della Via Crucis, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserve; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, durante lo studio della Via Crucis, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, durante lo studio della Via Crucis, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserve; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, mentre lavora alla Stazione XI (Gesù è inchiodato sulla croce), Milano, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella
Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, mentre lavora con Graziella Bertolini di artache ad alcune delle Stazioni della Via Crucis, realizzate a Milano, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione XI (Gesù è inchiodato sulla croce), in progress, Milano, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, lavora alla Stazione XII (Gesù muore in croce) Milano, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, lavora alla Stazione XII (Gesù muore in croce) Milano, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, mentre lavora alla Stazione XI (Gesù è inchiodato sulla croce), Milano, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
L’allestimento della Via Crucis, Stazione XI (Gesù è spogliato dalle vesti), 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
L’allestimento della Via Crucis, Stazione VIII (Gesù incontra le donne di Gerusalemme), 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella
Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Tondo della V Stazione (Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene) realizzato in fusione di alluminio inciso. 2016. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016),
installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione XIII (Gesù è deposto dalla croce) e Stazione XIV (Gesù è deposto nel sepolcro), 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella
Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, durante la preparazione della Via Crucis, Stazione V (Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene), 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016),
installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, durante la preparazione della Via Crucis, Stazione VI (La Veronica asciuga il volto di Gesù), 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016),
installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir con la mamma di Vittorio Arrigoni, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Benedizione della Via Crucis, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Benedizione della Via Crucis, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
I signori Bonatti Mameli, che hanno donato il progetto della Via Crucis alla Chiesa, 2015. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella
Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
S.E. Mai Alkaila, Ambasciatrice dello Stato di Palestina a Roma e presso le Nazioni Unite. Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente
nella Chiesa di San Raffaele, Milano, una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Emily Jacir, Via Crucis (2013 – 2016), installazione permanente nella Chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo credits: Fabio Mantegna
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MILANO
Chiesa di San Raffaele
2013 — 2016
Via Crucis
Emily jacir
Ispirandosi alla storia, e precisamente alla prassi di raccogliere e mettere in mostra nelle chiese italiane le reliquie provenienti dalla Palestina – come nel singolare caso romano di Santa Croce in Gerusalemme – Jacir ha creato una contemporanea Via Crucis mediterranea in cui racconta sia l’esodo sia l’attuale crisi dei rifugiati attraverso il percorso narrativo delle stazioni della tradizionale Via Crucis.
Stazione I
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione I
(Gesù è condannato a morte), 2013 – 2016. Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione II
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione II
(Gesù è caricato della croce), 2013 – 2016. Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
stazione III
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione III
(Gesù cade la prima volta), 2013 – 2016.
Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
stazione IV
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione IV
(Gesù incontra sua madre), 2013 – 2016.
Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione V
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione V
(Gesù è aiutato a portare la croce
da Simone di Cirene), 2013 – 2016.
Installazione permanente nella chiesa
di San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione VI
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione VI
(La Veronica asciuga il volto di Gesù),
2013 – 2016. Installazione permanente
nella chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo
credits: Fabio Mantegna
stazione VII
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione VII
(Gesù cade la seconda volta), 2013 – 2016. Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione VIII
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione VIII
(Gesù incontra le donne di Gerusalemme),
2013 – 2016. Installazione permanente
nella chiesa di San Raffaele, Milano,
una commissione di © artache; © Emily Jacir 2016 all right reserved; photo
credits: Fabio Mantegna
Stazione IX
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione IX
(Gesù cade la terza volta), 2013 – 2016.
Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione X
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione X
(Gesù è spogliato delle vesti), 2013 – 2016. Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione XI
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione XI
(Gesù è inchiodato alla croce), 2013 – 2016. Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione XII
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione XII
(Gesù muore in croce), 2013 – 2016.
Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione XIII
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione XIII
(Gesù è deposto dalla croce), 2013 – 2016. Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
Stazione XIV
Emily Jacir, Via Crucis – Stazione XIV
(Gesù è deposto nel sepolcro), 2013 – 2016. Installazione permanente nella chiesa di
San Raffaele, Milano, una commissione
di © artache; © Emily Jacir 2016 all right
reserved; photo credits: Fabio Mantegna
La Via Crucis dell’artista Emily Jacir è un’altra storia narrata attraverso gli oggetti. Organizzata secondo lo schema delle 14 stazioni mediante delle teche collocate lungo le pareti delle navate laterali della chiesa di san Raffaele in Milano, questa nuova permanente installazione da testimonianza di storie condivise dall’Italia e dalla Palestina mediante una sequenza di oggetti tangibili e rintracciabili. L’ampio spettro dei temi selezionati per l’installazione, dalle cartucce di munizioni di M16 raccolte nel territorio della Cisgiordania (X) ad una fotografia proveniente dalle spiagge di Lampedusa (VI), mira ad una memoria della Passione di Cristo con oggetti personali che raccontano l’esperienza della Palestina di oggi. Essi sono delle reliquie nel senso letterale del termine: dal latino relinquere cioè “oggetti che sono stati lasciati dietro di sé”, come ricorda John Lansdowne in “THE TRUTH IN MATERIAL THINGS”.
Chiesa di San Raffaele Arcangelo
Mons. Domenico Sguaitamatti
Rettore
Don Luigi Garbini
Arcidiocesi di Milano
Curia Arcivescovile
Ufficio per i Beni Culturali
Arch. Carlo Capponi
Emily Jacir
S. E. Mai Alkaila Ambasciatrice
dello Stato di Palestina a Roma
e presso le Nazioni Unite
Maria Bonatti Mameli
e Giovanni Mameli
George M. Al Ama
Khaled Jarrar
Samar Martha
Munther Qaryouti
Asem Naser
Majdal Nateel
Omar Ferro
Fornace Ferro
Murano - Ve
Giuseppe Tamburini
Tamburini Vetri
Milano
Mindert de Koningh
ZOOI - Milano
Fabio Mantegna
Anthony Reynolds
Andrea Fustinoni
Archive Appendix
artache
Graziella Bertolini
Stefania Morellato
ringraziamenti
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